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Svizzera: Lucerna inizia il percorso per la sperimentazione di un reddito di base incondizionato

Un reddito di base incondizionato per 36 mesi: è quanto propone un comitato di cittadini affinché la città di Lucerna finanzi un esperimento che consenta di raccogliere informazioni e analisi da esperienze concrete. Per i promotori, che si ispirano a richieste simili già avanzate nelle città di Berna e Zurigo, il reddito di base incondizionato potrebbe essere un modo per affrontare le sfide poste alla società dai cambiamenti strutturali dell’economia. Il modello potrebbe essere testato localmente in un progetto pilota per testarne la sua utilità. Stando all’iniziativa, la città di Lucerna dovrebbe finanziare l’esperimento per almeno 36 mesi, concedendo un reddito di base mensile a un gruppo di persone indipendentemente dal patrimonio, dal reddito e dalla professione.

A livello nazionale, nel 2016, era già stato realizzato un referendum “Per un reddito di base incondizionato”. Il testo, che chiedeva alla Confederazione di istituire un reddito di cittadinanza versato senza contropartita a tutti, aveva ricevuto il 23% dei voti a favore .

Il co-promotore di questa nuova iniziativa a Lucerna, Florian Studer, spiega che: “È importante che le soluzioni vengano cercate ora, prima che la società svizzera non possa più finanziare il proprio sostentamento a causa della digitalizzazione”. Nella città di Zurigo è già in corso un’altra iniziativa e sono state raccolte le firme necessarie e gli elettori decideranno alle urne se introdurre questa sperimentazione.

L’iniziativa promossa a Lucerna prevede un progetto pilota nella città; il progetto deve fornire una base scientifica.

“Gli argomenti a favore e contro nel voto del 2016 erano solo ipotesi. Con questo progetto pilota, vogliamo creare una base scientifica”, afferma ancora Florian Studer. Ecco perché il testo dell’iniziativa prevede che il progetto pilota, che dovrebbe durare almeno 36 mesi, deve essere scientificamente monitorato. Secondo il testo dell’iniziativa, il reddito di base deve essere finanziato con i fondi propri della città di Lucerna, ovvero con i soldi dei contribuenti. Il finanziamento di terzi è al vaglio del Comune. Il comitato di iniziativa deliberatamente non vuole escludere la possibilità, ad esempio, che una fondazione anche privata partecipi al progetto pilota. I criteri del progetto devono essere proposti da un pool di esperti.

“Dobbiamo trovare nuovi modi per fornire un reddito per sostenere i bisogni di base”, afferma Studer.  Alla domanda se il reddito di base incondizionato sia la soluzione giusta, Studer dice: “Il test pilota scientifico dovrebbe dimostrarlo”.  Tuttavia, Studer non crede che le persone che percepiscono un reddito di base non lavoreranno più. “La pandemia ha dimostrato che molte persone volevano lavorare nonostante il lavoro a orario ridotto”. Il reddito di base potrebbe essere una sicurezza di base per studenti o disoccupati. Studer dice ancora: “Dovrebbe dare alle persone la libertà di non dove sopravvivere”.

Il comitato di Lucerna deve raccogliere. entro 60 giorni. almeno 800 firme affinché l’elettorato di Lucerna possa poi votare la proposta. Progetti simili sono state avanzate anche in altre città con lo stesso obiettivo. Sia nella città di Berna che nella città di Zurigo .

Fonte 20min.ch ; Ticino news

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