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Stati Uniti: il candidato democratico presidente per il reddito di base incondizionato

L’imprenditore 43enne Andrew Yang sta diventando un volto familiare in Iowa, dove ha centrato la sua nuova campagna per le presidenziali americane con una proposta che sta facendo discutere negli Stati Uniti: dare ad ogni cittadino statunitense 1.000 dollari al mese con un reddito di base universale ed incondizionato. Yang sta fecendo del dibattito sull’automazione tecnologica un punto fermo della sua analisi. L’imminente ascesa di robot, intelligenza artificiale e automazione eliminerà molti posti di lavoro al dettaglio in tutto il paese e richiederà che i leader adottino una “nuova visione economica”.

“Abbiamo bisogno di accelerare ed evolvere dal punto di vista economia e sociale ed il modo più diretto per costruire un’economia più centrata sull’essere umano è attraverso un reddito di base universale o ‘Freedom Dividend’ di 1,000 dollari per adulto al mese”, ha detto Yang al The Washington Times. “Ma se non agiamo di fronte a questo maremoto, ci ritroveremo in una situazione ben peggiore di quanto Donald Trump sta compiendo come presidente”.

Il reddito base universale ed incondizionato è una di quelle proposte che sono state considerate al di fuori del dibattito mainstream e che in verità potrebbero essere dibattute proprio nella corsa alle presidenziali del 2020 da parte dei democratici.

Andrew Yang ha detto che fino a poco tempo fa pensava che il reddito di base fosse un’idea inverosimile, ma che ha cambiato opinione dopo aver appreso che ha avuto un enorme sostegno – incluso Martin Luther King Jr., che lo hanno visto come un modo per combattere la povertà  – o un conservatore come l’economista Milton Friedman. La proposta si fece strada negli Stati Uniti nella legislazione negli anni ’70 che passò all’Assemblea ma poi fu bloccato in Senato.

Ora gli imprenditori miliardari della Silicon Valley stanno dando un forte sostegno alla proposta del reddito di base, tra cui Elon Musk e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Un altro probabile concorrente del 2020, dell’Indiana, il sindaco Peter Buttigieg, ha affermato che la questione merita di essere discussa.

Altri potenziali candidati per il 2020 non sono ancora pronti a salire a bordo della battaglia per il reddito di base, e molti di loto stanno optando invece per la garanzia di un lavoro. Il senatore Bernard Sanders del Vermont nel 2016 ha dichiarato a Vox di essere “solidale” all’approccio ed alla proposta.  Mentre il il senatore Jeff Merkley dell’Oregon ha dichiarato di essere “più interessato all’opportunità di un lavoro universale.”

Andrew Yang sostiene che gli Stati Uniti hanno le risorse economiche per sostenere la spesa di 2,5 trilioni di dollari. Al momento lo stesso Yang sta sostenendo personalmente, con 1.000 dollari al mese, una famiglia in Iowa e una famiglia nel New Hampshire nel tentativo di illustrare come il suo piano potrebbe funzionare.

Figlio di immigrati taiwanesi, il candidato alle presidenziali Andrew Yang si è laureato in economia alla Brown University ed è diventato un avvocato bancario a New York. In seguito è entrato a far parte della Manhattan GMAT, una società di formazione. Nel 2011, ha fondato Venture for America, un’organizzazione no profit che recluta i migliori laureati di tutto il paese, li forma e li inserisce nelle start-up in città come Baltimora, Cleveland e Detroit. L’amministrazione Obama lo ha nominato nel 2015 come ambasciatore dell’imprenditoria globale.

Andrew Yang ha detto che i democratici devono riconoscere che la perdita di milioni di posti di lavoro è ciò che ha dato origine alle ragioni dei nuovi disoccupati e della classe più debole economicamente che è finita per sostenere il presidente Trump. “I miei amici nella Silicon Valley sanno che sta per accadere esattamente la stessa cosa con milioni di posti di lavoro al dettaglio, posti di lavoro nei call center, nei fast food, tra gli autotrasportatori e così via”, ha detto Yang. Paragonando la trasformazione economica a una partita di baseball, il signor Yang dice che la nazione è “al terzo inning della più grande trasformazione economica e tecnologica nella storia del mondo e il terzo inning ci ha regalato Donald Trump . Entro il quinto o sesto inning questo paese sarà irriconoscibile”, ha detto Yang.

Fonte The Washington Times

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