Una netta maggioranza dei catalani è favorevole al reddito di base universale e alla regolamentazione delle piattaforme tecnologiche per gli affitti brevi turistici. Lo indica l’ indagine 2023 del Centro Studi d’Opinione (CEO ).
Per quanto riguarda il reddito di base universale , il piano pilota ha il sostegno del 65% della popolazione. Questo sostegno è maggioritario tra tutti gli elettori, ad eccezione di Vox – la metà è favorevole – e del PP – con la maggioranza dei contrario. Alla domanda sugli effetti di una sua eventuale attuazione, una netta maggioranza continuerebbe a lavorare come prima, il 27% dei lavoratori ridurrebbe la giornata lavorativa, il 6% cambierebbe lavoro e il 4% smetterebbe di lavorare. Tra i soci delle cooperative, invece, la riduzione dell’orario di lavoro riguarderebbe la maggioranza.
Per quanto riguarda le piattaforme di appartamenti turistici come Airbnb, il 53% ritiene che sia insufficiente, il 20% adeguata, il 7% eccessiva e il resto non lo sa. Tra coloro che difendono una maggiore regolamentazione, inoltre, una netta maggioranza (63%) sceglierebbe di limitarne l’uso, ma anche il 13% vorrebbe potenziarla e il 24% non approfitterebbe della regolamentazione per spingere in una direzione o nell’altra. D’altro canto, solo il 38% afferma che ci vorrebbe una maggiore regolamentazione per le piattaforme di consegna a domicilio come Globo o Deliveroo, il 28% lo farebbe per servizi di trasporto come e il 27% per quelli che vendono prodotti come Wallapop o Vinificato.
Quanto alle altre proposte per risolvere il problema dell’accesso agli alloggi, c’è una certa divisione. Il 44% darebbe priorità alla limitazione dei prezzi degli affitti per legge e il 41% investirebbe di più nell’edilizia sociale. Un altro 11% aumenterebbe i sussidi per l’affitto. In ogni caso, il sostegno è maggiore tra gli under 35 (vicino al 60%) o tra gli affittuari (53%). La metà degli under 35, infatti, spende la metà o più del proprio reddito per l’abitazione, percentuale che rientra nelle fasce di età più elevate.
L’indagine, a differenza delle altre realizzate dall’amministratore delegato, è elaborata sulla base delle domande proposte dai dipartimenti della Generalitat. Per la prima volta si è basato su questionari online e, per chi ha preferito, su risposte cartacee e il campione comprende tutta la popolazione residente in Catalogna di 16 anni o più; i barometri, invece, rilevano persone dall’età di 18 anni e solo con nazionalità spagnola.