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Spagna: 8 catalani su 10 sono d’accordo con l’introduzione di un reddito di base.

Una volta che sanno in cosa consiste, la stragrande maggioranza dei catalani è favorevole all’introduzione di un reddito di base . Questa è una delle principali conclusioni di uno studio preparato dalla Direcció General d’Anàlisi i Prospectiva -affidata al Dipartimento della Presidenza della Generalitat Catalana, basato su un campione di 3.000 persone. Nello specifico, il 79% dei cittadini concorda sul fatto che debba andare avanti un provvedimento di questo tipo. Il sostegno arriva anche dalla maggioranza degli elettori dei partiti PSC e Junts, che sono quelli che  hanno deciso di bloccare il piano pilota che il Governo voleva avviare. Il progetto pilota prevedeva che 5.000 persone fossero coinvolte nel progetto per due anni, con un importo di 800 euro al mese per gli adulti e 300 per i minori.

L’indagine, il cui lavoro sul campo è stato svolto tra settembre e novembre del 2022, mostra che solo il 34,4% dei catalani conosce il concetto di reddito di base universale, mentre il 44,8% “ne ha sentito parlare, ma non sa esattamente a cosa si riferisca e il 20,8% confessa di non sapere nulla al riguardo. Una volta conosciuti i dettagli, però, il 79% ne difende l’attuazione, con il 47% dei cittadini che è “molto o molto d’accordo” – mentre solo il 20% si oppone.

Nel valutarlo, i sostenitori citano questioni quale il contrasto alla povertà e il miglioramento del benessere delle persone, mentre coloro che si oppongono ritengono, soprattutto, che scoraggerebbe la ricerca di lavoro. Tuttavia, la maggioranza degli intervistati, il 72%, ritiene che la propria vita cambierebbe se venisse introdotto un reddito di base, a partire dall’ aumento della “tranquillità”, ed un miglioramento del livello di benessere e dell’economia individuale o familiare.

Se si introducesse un beneficio di questo tipo, 3 intervistati su 4 sceglierebbero di prolungare gli studi e continuare la propria formazione; mentre tra gli altri, il 41% riprenderebbe gli studi.

Sette catalani su dieci riconoscono che se lo ricevessero dedicherebbero più tempo al tempo libero e ad altre attività, cos’ come più tempo dedicato alla famiglia e la metà dice che si potrebbe partecipare attivamente con associazioni o organizzazioni sociali. Altri dicono che il reddito di base permetterebbe loro di pagare debiti o i prestiti insoluti, assumere un aiuto per le faccende domestiche o prendersi cura dei parenti.

Per quanto riguarda il lavoro, quasi il 70% dichiara che non apporterebbe alcun cambiamento se ricevesse il reddito di base, mentre il 20% ridurrebbe l’orario di lavoro, poco più del 5% proverebbe a cambiare lavoro e il 3,7% smetterebbe di lavorare. Per quanto riguarda l’utilizzo del reddito di base, il più comune sarebbe quello di occuparsi delle spese quotidiane, dei pagamenti della casa o delle attività del tempo libero, anche se questo cambia a seconda dell’età e il gruppo più giovane – dai 16 ai 29 anni – vorrebbe privilegiare le risorse per la loro emancipazione.

Inoltre, il 75% della popolazione difende l’idea che per attuare il reddito di base, coloro che hanno i redditi più alti devono pagare più tasse. Proposta osteggiata in particolare da coloro che guadagnano 5.000 euro o più al mese. Infine, il 76% dei catalani intervistati è favorevole all’introduzione di un progetto pilota, opzione che in questo momento non sarà possibile in Catalogna a causa della decisione di PSC e Junts, Cs, PP e Vox.

Fonte Publico.es

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