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Roma: verso la costruzione dei comitati di difesa del reddito di cittadinanza

Riprendiamo un testo a cura dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP) e volentieri condividiamo:

“Tra gli argomenti più dibattuti degli ultimi mesi, il RdC è di nuovo al centro dell’agenda politica, con il governo che si appresta a ridimensionarlo in maniera considerevole, sia dal punto di vista dell’accesso che del mantenimento del beneficio, per trasformarlo definitivamente in una “trappola workfaristica”. Davanti a questo attacco si deve reagire: vogliamo lavorare insieme a tante e tanti altri per la creazione di comitati in difesa del RdC. Il nuovo governo si appresta a modificare il Reddito di Cittadinanza al fine di limitarne radicalmente l’accesso e il godimento. In tal senso sono state inequivocabili le parole rilasciate ad alcuni quotidiani dal sottosegretario al Lavoro Durigon: non sarà possibile rifiutare anche una sola proposta di lavoro, pena la revoca del beneficio, l’ammontare della misura calerà drasticamente nel tempo e comunque la durata massima non andrà oltre i due anni e mezzo.

Il RdC, seppur contraddittorio e migliorabile, è stato uno strumento in grado di tenere “a galla” milioni di persone, permettendo loro di non sprofondare nella povertà e nella marginalità assoluta. L’inasprimento dei suoi caratteri di condizionalità, come il vincolo ad accettare qualsiasi proposta purché sia, lo trasformerà definitivamente in strumento di ricatto, costringendo i percettori ad accettare lavori malpagati, precari, dequalificati, lontani dalla residenza, favorendo il part time involontario e il lavoro povero, con grande plauso delle imprese e delle loro associazioni di categoria che potranno veder ulteriormente ingrassare i loro profitti.

Di fronte a tale minaccia dobbiamo organizzarci immediatamente, per difendere il RdC e lottare per la sua estensione, affinché diventi un diritto universale e incondizionato, necessario per sottrarsi allo sfruttamento e alla povertà, da affiancarsi a una auspicabile introduzione di un salario minimo legale.

Proponiamo di costruire dei Comitati a difesa del Reddito che siano strumenti di supporto per i percettori, per chi è stato escluso della misura o rischia di esserlo, per chi pensa che la platea dei percettori andrebbe estesa e non ristretta, mettendo a disposizione competenze e informazioni per costruire vertenze e spazi pubblici di discussione e confronto. A partire da lunedì 14 novembre, dalle 18.00 alle 20.00, sarà attivo un infopoint presso Esc Atelier, via dei Volsci 149.”

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