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Portogallo: Futuro del lavoro e reddito di base per la prima volta alla TV nazionale

Giovedi, 15 marzo 2017, la proposta del reddito di base è stata discussa per la prima volta in un programma televisivo nazionale in prima serata in Portogallo.

Il programma, che è durato 1 ora e 30 minuti, ha visto quattro partecipanti che hanno discusso sull’emergente automazione e le sue conseguenze sociali.

Manuela Veloso, ricercatrice di robotica negli Stati Uniti e capo del Dipartimento Machine Learning della Carnegie Mellon University, alla domanda se l’automazione sarà buona o cattiva, ha sottolineato la sua inevitabilità. Le macchine sono in grado di catturare i dati molto di più di quanto possano le menti umane: le persone dovranno fare affidamento sulle macchine anche nel processo decisionale. Ha anche sostenuto che se le macchine sostituiranno alcuni lavori altre attività umane saranno realizzate con l’uso crescente dell’automazione nell’industria e nei servizi.

Un altro partecipante era Carvalho da Silva, sindacalista e ricercatore in sociologia. Carvalho da Silva ha dettoc che l’intera situazione deve essere contestualizzata e inserita in un quadro di crisi, dove molti più posti di lavoro sono già stati persi di quelli stimati con l’avvento dell’automazione.

António Moniz, sociologo e ricercatore sull’impatto della automazione nella società, ha sottolineato che le macchine richiedono elevati standard professionali e relativizza la questione della fine dei posti di lavoro a causa dell’automazione, dicendo che non necessariamente questa sia una relazione diretta.

João Paulo Oliveira, amministratore delegato di una grande società portoghese, ha detto che l’introduzione dell’automazione e della robotica nei processi produttivi è estremamente veloce ed è necessario che tutti i politici siano consapevoli degli effetti sulla società.

Durante il programma televisivo si è anche ricordato del prossimo Congresso mondiale della rete per il reddito (BIEN) che si terrà proprio in Portogallo.

La conversazione sul futuro del lavoro, naturalmente, ha portato al tema del reddito di base. Ad ognuno dei partecipanti è stato chiesto cosa pensassero dell’idea. Maria Veloso si è affrettata a sostenerlo, anche se ha posto problemi di fattibilità. Considera però l’idea come uno strumento di libertà. Ha indicato anche il ruolo che potrebbe svolgere indicando il fatto che questo potrebbe portare il lavoro in linea con ciò che ogni persona vuole fare nella vita. Carvalho da Silva, nonostante il suo passato da sindacalista, era contrario. Il reddito di base è contro l’etica del lavoro, ha dichiarato, le persone perderanno le loro motivazione a lavorare e quindi perderanno gran parte del significato della vita. D’altra parte, António Moniz è stato più cauto, ha sostenuto l’idea del reddito di base in generale, ma avverte che gli effetti sul mercato e sulle società devono essere ancora ben compresi. João Paulo Oliveira ha detto che il reddito di base sarà semplicemente utile ad eliminare la competitività e dunque non sarà utile al mercato.

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