La campagna per un reddito di quarantena sta costruendo un percorso collettivo volto ad ottenere subito un reddito, una liquidità economica, che passi principalmente per l’ampliamento dei criteri d’accesso al reddito di cittadinanza e l’eliminazione delle condizionalità, oltreché nuove misure protezione sociale strutturali per i mesi a venire.

Da settimane migliaia di lavoratori e lavoratrici si stanno organizzando, in forme nuove come web call e assemblee su piattaforme online, per ottenere una garanzia di reddito attraverso trasferimenti diretti e indiretti oltre che l’accesso a beni e servizi fondamentali.
L’ultima assembla telematica nazionale a cui hanno partecipato più di 500 lavoratori e lavoratrici ha discusso e approvato una piattaforma di rivendicazioni che vogliamo rivolgere a Governo, Regioni e Comuni e che qui alleghiamo.

Diverse iniziative volte a pubblicizzare la campagna si sono svolte in queste settimane: foto con striscioni e cartelli, video storie ed interviste ai soggetti colpiti dalla crisi, petizioni e raccolta firme.

Per dare visibilità alle nostre richieste e alla luce dei recenti annunci del Presidente del Consiglio e di alcuni ministri in merito all’erogazione di buoni spesa, è stata lanciata per Venerdì 3 Aprile una giornata nazionale di mobilitazione nella quale ci fotograferemo nei pochi posti pubblici che possiamo, seppur limitatamente e spesso in coda, ancora frequentare, come supermercati, banche, poste: con cartelli e foto proveremo nuovamente a chiedere con forza un #redditodiquarantena e di esistenza per tutti e tutte.
Diritto alla salute e reddito per tutti/e!

Piattaforma “Reddito di Quarantena”

Nonostante i miliardi finora stanziati emerge chiaramente che il Decreto cura Italia è una misura insufficiente, sia nelle risorse stanziate sia a causa del numero di persone che restano escluse dai provvedimenti sia per non considerare i territori che vivono ancora nell’emergenza terremoto. Come “Campagna per il reddito di quarantena” torniamo a ripetere la necessità di immaginare misure universali a sostegno del reddito, che intervengano subito nell’emergenza ma siano allo stesso tempo trasformabili in strumenti stabili e strutturali.

Interventi immediati
  • Allargamento dei criteri di accesso al RdC ed eliminazione delle condizionalità, per tutti i soggetti esclusi dagli ammortizzatori sociali o che ricevono da questi importi insufficienti

  • Innalzamento delle indennità una tantum di 600€

  • Riconoscimento di un’indennità anche ai professionisti degli ordini “poco affluenti”

  • Riconoscimento di contributi figurativi pieni per autonomi, freelance e professionisti

  • Innalzamento importi mensili massimi per la CIG

  • Credito di imposta pari al 100% dell’affitto per botteghe e negozi (cat c1) e per la casa di residenza
  • Sospensione e rimborso rette servizio asilo nido, università
  • Anticipazione degli importi CIG/FIS da parte delle aziende e in presenza di comprovate carenze di liquidità, anticipazione (senza spese per i lavoratori) da parte delle Banche
  • Anticipazione CIG in deroga (senza spese per i lavoratori) da parte delle Banche

Nuove misure di protezione sociale contro la crisi
  • Stabilizzazione di uno strumento universale ed individuale a garanzia di un reddito minimo

  • Prestazioni sotto forma di accesso a servizi e beni fondamentali:

    • Allargamento del patrimonio immobiliare destinato a edilizia residenziale pubblica e all’housing sociale (richiesta non solo verso lo Stato, ma anche alle Regioni e i Comuni)
    • Sostegno alla locazione e introduzione di un sistema di contenimento dei canoni (Stato e Comuni)
    • Accesso gratuito ed universale al servizio sanitario (Stato e Regioni)
    • Accesso gratuito ed universale al servizio di asilo nido (Stato e Comuni)
    • Acceso gratuito a minimi quantitativi giornalieri dei seguenti beni fondamentali: acqua, gas, corrente elettrica, accesso alla rete internet
    • Accesso gratuito al TPL (Stato, Regioni e Comuni)
Finanziamento
  • Per l’emergenza:

    • Aumento della spesa pubblica in deficit
    • Diversa allocazione delle risorse già esistenti (spese militari in primis, grandi opere inutili)
    • Imposta patrimoniale straordinaria
  • A regime:

    • Imposte sui redditi: aumento delle aliquote marginali e progressività delle imposte
    • Imposte patrimoniali
    • Imposta sulle transazioni finanziarie
    • Digital tax
    • Tassazione sul carbonio e sulle aziende inquinanti
    • Armonizzazione/coordinamento fiscale nella UE