In Nuova Zelanda si sta discutendo per promuovere un piano per introdurre un reddito di base incondizionato.
Diversi paesi, tra cui la Finlandia, i Paesi Bassi e più recentemente il Canada, hanno deciso di avviare progetti pilota per introdurre un reddito di base incondizionato ed indipendente dal lavoro.
Il leader del partito laburista della Nuova Zelanda, Andrew Little, ha annunciato che si prenderà seriamente in considerazione l’introduzione nel paese di un reddito di base.
Il partito discuterà infatti della fattibilità di questa proposta a partire dalla conferenza “Future of Work Conference” che si terrà alla fine di Marzo 2016.
Il reddito di base ha visto un aumento di popolarità sopratutto negli ultimi anni anche dovuto all’aumento della disuguaglianza che colpisce molti paesi industrializzati.
Il reddito di base, erogato mensilmente con scadenze regolare, potrebbe significare innanzitutto poter dare alle persone la possibilità di scegliere il lavoro.
Secondo il leader del Partito Laburista, Andrew Little, la Nuova Zelanda è anche in ritardi in merito al dibattito che sta coinvolgendo molti paesi. Un reddito di base si pone sempre di più come la soluzione più praticabile viste le condizioni di lavoro flessibili.
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