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Kenya: Un nuovo studio sostiene che il reddito di base fa bene ai beneficiari ed ai loro vicini

Il reddito di base incondizionato avvantaggia sia i destinatari che i loro vicini. Ogni dollaro erogato ad una famiglia aumenta il PIL locale di 2,60 dollari.
Uno studio in Kenya mostra come sta cambiando la guerra alla povertà attraverso l’erogazione di un reddito di base destinato ai poveri. Secondo la Banca mondiale al momento su 142 paesi al mondo, il 70% utilizza trasferimenti di denaro incondizionati come parte dei loro programmi di welfare. Circa il 40% adotta misure di sostegno al in forma condizionata, cioè in cui i destinatari devono adempiere a determinati obblighi, come far vaccinare i propri figli o iscriversi a scuola. La misura della Bolsa Família, introdotta nel 2003 in Brasile, è oggi uno dei più grandi programmi di questo tipo al mondo. Ha contribuito a ridurre il tasso di povertà estrema del paese dal 9,7% al 4,3% in un decennio. Il programma di trasferimento incondizionato di denaro cinese, Dibao, ha aumentato i redditi di 69 milioni di persone, secondo la Banca mondiale, anche se molte famiglie povere rimangono ancora escluse.

Secondo un nuovo studio sull’argomento (“General equilibrium effects of cash transfers: experimental evidence from Kenya”, by Dennis Egger, Johannes Haushofer, Edward Miguel, Paul Niehaus and Michael Walker. November 2019), le sovvenzioni in denaro, a quanto pare, avvantaggiano non solo i destinatari, ma anche i loro vicini. Tra il 2014 e il 2017 GiveDirectly, un’associazione benefica, ha distribuito un reddito di base incondizionato ad oltre 10.000 famiglie scelte casualmente nel Kenya rurale. Il beneficio economico rappresentava circa il 75% della spesa annuale di una tipica famiglia locale. Gli autori della ricerca hanno scoperto che solo il consumo è aumentato del 13% sia per le famiglie che hanno ricevuto le sovvenzioni sia per i vicini che non hanno ricevuto nulla. I salari di questi ultimi sono aumentati sostanzialmente, suggerendo che i beneficiari del reddito di base hanno speso di più, ed a catena vi è stato un aumento dei salari. Nel frattempo i prezzi locali sono aumentati di meno dell’1%.
Gli autori stimano che il PIL locale è aumentato di 2,60 dollari per ogni dollaro concesso. La cifra comparabile negli Stati Uniti sarebbe in  1,50-2 dollari di aumento.

Per scaricare e leggere lo studio (in inglese) “General Equilibrium effects of cash transfers: experimental evidence from Kenya”, clicca qui

Fonte: The Economist

Traduzione a cura di Fabrizio Legnani

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