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In Islanda il Partito Pirata propone un reddito garantito per eliminare la povertà

I pirati islandesi hanno proposto, con una dichiarazione diretto al Ministro del Welfare, la realizzazione di un reddito di base universale. Più precisamente, la proposta, fatta da Halldora Mogensen, Jón Þór Ólafsson e Birgitta Jónsódttir intende incaricare il Ministro a formare team di lavoro per “mappare modi per garantire un reddito minimo incondizionato per tutti i cittadini del paese, con l’obiettivo di sostenere i diritti sociali ed eliminare la povertà.” La proposta parte dal fatto che nel 2013, oltre 42 mila persone in Islanda, il 13,7% della popolazione, erano all’interno della fascia a basso reddito e a rischio di esclusione sociale.
La proposta intende superare le diverse misure di reddito minimo garantito e condizionato comune nei sistemi di welfare europei, ma che deve essere corrisposto a singoli individui e non richiedendo al beneficiario di essere disposti ad accettare qualsiasi lavoro disponibile.  Gli autori della proposta citano anche il rapporto 2013 della Oxford University ‘Il futuro del Lavoro”in cui si dice che il 47% dei posti di lavoro negli Stati Uniti sono a rischio di estinzione grazie al progresso tecnologico. L’attuale sistema di sicurezza sociale, composto da garanzie di reddito condizionali, sussidi di disoccupazione viene contestato in quanto troppo complesso.

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