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colpa poverta

Il carattere umanitario del reddito minimo garantito

di Mario Scirpoli

 

I dati preoccupanti relativi alla disoccupazione giovanile divulgati alcuni giorni fa dagli Istituti di statistica, secondo cui in Italia i giovani disoccupati sarebbero circa il 36% (dati truisticamente empirici), dovrebbero far riflettere il Governo Monti sulla necessità di improntare al più presto delle politiche che mirino ad attenuarne il loro impatto deleterio sullo sviluppo umano e sulla dignità di ciascuno. E non solo…

L’Italia, come tutti sanno, sta pagando il prezzo di politiche finora sbagliate (le politiche di Berlusconi e Monti sono gli esempi recenti), che hanno prodotto solo ulteriore sperequazione sociale. Ed ulteriore malcontento… Soprattutto nei giovani (…). Malcontento che col passare del tempo potrebbe tramutarsi in una sorta di “insurrezione popolare” (speriamo di no!) che dovrebbe turbare non poco i nostri dirigenti!

Le politiche economiche finora perseguite ed adottate si sono configurate come una sorta di “vessazioni di Stato”, i cui effetti hanno altresì prodotto – sempre nelle giovani generazioni, ossia in coloro che dovrebbero rappresentare la rivalsa economica di una Nazione – un circuito in cui i nostri giovani vengono sistematicamente “istigati” alla devianza sociale, diventando anche facili “prede” delle organizzazioni criminali che, cavalcando l’onda del malessere sociale ed economico, si propongono come “àncore di salvezza” per ragazzi ormai rassegnati all’inerzia dei governanti…!

Queste, che ora sono solo angosce, potrebbero presto materializzarsi ed assumere dei caratteri nefasti e tramutarsi in un successivo problema di “sicurezza pubblica”. (Lasciano presagire uno scenario tanto fosco quanto preoccupante: sia in termini di sicurezza popolare che economici!). Un teatro simile (definirei chiliastico): un  aumento del numero di reati e di atti delinquenziali comuni, obbligherebbe lo Stato a destinare maggiori risorse economiche agli organi di polizia per attività di controllo, repressive e preventive: denaro che al fine di arginar tale scenario, con una intelligenza e lungimiranza più sottili, POTREBBE ESSERE preventivamente DESTINATO A UN FONDO STATALE  per la copertura dell’introduzione DEL “REDDITO MINIMO GARANTITO“: molti ragazzi, mutatis mutandis, “sitibondi di denaro” verrebbero sottratti al raggio d’azione del “canto delle sirene” dei manigoldi. (La situazione è simile alla questione delle calamità naturali. Se si facesse prevenzione, i costi economici – per non parlare delle vite umane – sarebbero la metà di quelli per ricostruire l’indomani la natura manifesta tutto il suo lato crudele )!

Tutto ciò deve far riflettere i politici e il “Governo dei bocconiani imperiti”, di stampo “maramaldesco”(se questi sono i maestri…), sulla necessità dell’introduzione anche in Italia di un Istituto di soccorso (“REDDITO MINIMO GARANTITO“: il nostro Paese è uno dei pochi in Europa a non averlo introdotto), che verrebbe percepito come valore di munifica  civiltà e di eccelsa sensibilità da parte dello Stato!

Le risorse, per il suo finanziamento, si troverebbero facendo delle operazioni di VERO RISPARMIO POLITICO: in primo luogo, decurtare il numero dei deputati e dei consiglieri Regionali (ne basterebbero la metà) e i relativi stipendi nonché tutti i loro benefit! Inoltre, dal momento che l’Italia è un paese che RIPUDIA LA GUERRA (art. 11 della Costituzione italiana!), sarebbe saggio e giusto effettuare anche dei tagli DRACONIANI per quel che riguarda l’acquisto di aerei da combattimento (sono già stati ordinati…) ed armi! Da non sottovalutare l’importo di denaro che potrebbe derivare dalla dismissione di casermoni dell’Esercito, per cui paghiamo… anche centinaia di soldati la cui utilità ancora la ignoro; e dal ritiro dei nostri soldati dai fronti di guerra internazionali!

Abrogare le Province! Che servono solo a quanti vedono quell’Ente come una sorta di… “greppia dello Stato” (mi riferisco ai politici)! Vendere patrimoni statali infruttuosi e inutilizzati (ce ne sono tanti, oltre ai  casermoni); INASPRIRE LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE (pare che ci siano ancora oltre 100 miliardi da scovare!). E poi ISTITUIRE UNA TASSA che “colpisca” CHI HA DI PIU’ (la famigerata “Patrimoniale”), senza pensare alle reazioni della plutocrazia elitaria, a quelle degli “hidalgos” o ai gruppi di interesse: magari sarebbe opportuno spiegare a loro che “è meglio una Patrimoniale oggi che niente domani”! (“L’esacerbazione popolare costituirebbe per costoro una minaccia maggiore rispetto ad una Patrimoniale: occorre da parte dei ricchi più spirito di soccorso, senso di empatia e MUTUALITA’!”).

Detto ciò, sono sicuro che l’INTRODUZIONE DEL “REDDITO MINIMO GARANTITO” IN ITALIA  non sia un sogno irrealizzabile (grazie al BIN Italia). …Quindi, deve diventare al più presto una piacevole e praticabile realtà: la quiddità di una vita dignitosa  (in senso dadaistico) di tanti giovani disoccupati  ora allo sbaraglio. Concorrerebbe, tra l’altro, alla crescita dei CONSUMI PRIVATI  che a loro volta determinerebbero un aumento della Domanda aggregata, la quale stimolerebbe gli INVESTIMENTI PRIVATI: una maggiore Domanda di lavoro e, perciò, più BENESSERE  e più PEREQUAZIONE DELLE RISORSE disponibili nel nostro Paese! Inoltre, ci sarebbe l’uscita da quello stato di “AUREA MEDIOCRITAS” in cui l’Italia ormai sosta da  tanto tempo e che fa da “sponda” agli speculatori e strozzini finanziari internazionali.

Costruire una Italia libera dalla indigenza e dagli stenti è un dovere morale che riguarda ricchi e poveri…, e in questo senso il BIN Italia sta facendo di tutto acchè ciò accada (con le sue mobilitazioni su vasta scala); una Italia solidale che abbia i caratteri sostanziali e non solo formali di uno Stato democratico e UMANITARIO (l’introduzione del “Reddito minimo garantito” è diventata, considerato il quadro degli eventi, una variabile oramai ineluttabile ed inesorabile!).

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