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Il reddito garantito nel documento della rete europea contro la poverta

Il reddito garantito è uno dei punti principali del documento della rete europea contro la povertà (EAPN) sottoscritto il 28 giugno nella città di Tallin. La rete nell’augurare buon lavoro al neo parlamento europeo ricorda la necessità di affrontare al più presto la questione povertà nel continente europeo che sta avendo un impatto enorme sulle nostre società a partire dalla crisi economica. Per questo la rete europea si augura che venga al più presto avviato un dibattito europeo per contrastare la povertà ed avviare al più presto una misura di reddito garantito nel continente europeo.

Di seguito il documento della rete EAPN:

ASSEMBLEA GENERALE

Tallinn (ESTONIA) 28 giugno 2014

Dichiarazione finale

EAPN, riunita a Tallinn in occasione della sua Assemblea generale annuale:

    Augura buon lavoro al nuovo Parlamento europeo;

    Ricorda i risultati raggiunti dal precedente Parlamento europeo e,  in particolare: l’impegno per il raggiungimento dell’obiettivo contro la povertà,  per un quadro condiviso sul reddito minimo adeguato, per una Garanzia Giovani efficace e  per lo stanziamento sociale del FSE. Ricorda inoltre quanto fatto dal Parlamento europeo per il Fondo di Aiuti Europeo per gli Indigenti (FEAD) e il sostegno dato per arrivare a  una maggiore partecipazione della società civile in particolare all’interno della Strategia Europa 2020;

    Ringrazia gli oltre 80 Parlamentari europei per il  loro sostegno al Manifesto di EAPN dove si chiede un patto sociale per l’Europa,  una strategia efficace dell’UE di lotta contro la povertà, l’esclusione sociale e la discriminazione, il rafforzamento della democrazia e della partecipazione della società civile;

    Ricorda al nuovo Parlamento che attualmente le politiche europee sono guidate da preoccupazioni macro-economiche e di governance che, invece di progredire verso un’Europa più sociale,  aggravano, quando non creano,  povertà, esclusione e disuguaglianze;

    Ricorda che nel 2015 le istituzioni dell’UE, sotto l’egida del nuovo Parlamento e della nuova Commissione, effettueranno la revisione intermedia della Strategia Europa 2020 che, ad oggi, non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi contro la povertà. Dall’inizio della Strategia il numero delle persone in povertà è aumentato di 6.6 milioni, arrivando a 124,2 milioni.

 ·       Chiede che il nuovo Parlamento europeo riconosca la gravità del fenomeno della povertà e si adoperi affinché la Commissione e il Consiglio affrontino immediatamente la questione mettendo in atto:

    Un “Piano Marshall” integrato, che fermi la spirale perversa dell’aumento della povertà, creando  lavori di qualità, investendo nella protezione sociale e nei servizi pubblici.

·       Esorta i nuovi membri del Parlamento europeo di:

    Sostenere una strategia di  medio-termine integrata e multidimensionale, accompagnata da una chiara tabella di marcia e  un’apposita risoluzione, che faccia progredire l’obiettivo contro la povertà di Europa 2020,:

    Sostenere il reddito minimo adeguato quale pilastro essenziale di una strategia integrata contro la povertà e quale stabilizzatore automatico dell’economia, anche appoggiando le richieste di una Direttiva Quadro dell’UE su questa materia;

    Monitorare e assicurare la corretta attuazione del 20% del FSE devoluto alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale;

    Sviluppare un proprio rapporto che assicuri che la revisione intermedia  di Europa 2020 la trasformi in una strategia coerente, ben equilibrata, democratica, socialmente ed economicamente adatta per andare verso una crescita sostenibile e inclusiva in grado di intraprendere azioni concrete per ridurre la povertà e le disuguaglianze, promuovere la partecipazione della società civile, persone in povertà incluse, accrescere il ruolo dei Parlamenti nazionali ed europeo.

·       Richiama l’attenzione sulle Audizioni per decidere sui nuovi Commissari e sul potere del Parlamento di approvare la nuova Commissione, chiedendo al Parlamento di:

    Assicurarsi che coloro che si candidano a dirigere la nuova Commissione appoggino un patto sociale per l’Europa che metta i popoli al centro;

·       Chiede che la società civile sia coinvolta in modo significativo sostenendo:

    Un’audizione parlamentare annuale delle persone in povertà;

    La creazione di un Intergruppo su “Democrazia e partecipazione”.

Tallinn, 28 giugno 2014

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