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Corea del Sud: conferenza per la progettazione di un esperimento di reddito di base

Il governo della Corea del Sud ha deciso di finanziare, nel bilancio statale del 2018, uno studio per progettare modelli per un esperimento di reddito di base. Questo finanziamento mostra l’interesse che il governo ed i politici della Corea del Sud hanno iniziato ad avere rispetto alla proposta del reddito di base considerandolo come una proposta politica significativa.

In questo contesto, la rete per il reddito coreana (BIKN) il 23 gennaio 2018 ha tenuto una conferenza dal titolo “Perché abbiamo bisogno di una sperimentazione di un reddito di base ed il significato di un esperimento” , che è stato co-sponsorizzato dal Democratization of Economy Forum organo del parlamento coreano.

Quattro relatori sono stati chiamati a proporre potenziali modelli di reddito di base e per effettuare una valutazione critica degli esperimenti che sono in corso,  sono stati realizzati o inizieranno nel prossimo futuro, in altri paesi o regioni del mondo.

Il professor Seo (Università nazionale di Gunsan) ha affermato che l’attuale sistema di sicurezza sociale si basa su un rapporto stringente con il lavoro, rivelando i limiti rispetto alle nuove occupazioni “flessibili”. A partire da queste nuove riflessioni e nel cercare nuove strategie, alla conferenza il professor Seo ha introdotto tre opzioni possibili.

Seo ha inoltre introdotto il tema del reddito inserito nelle nuove forme di lavoro precario: “Lavoro precario e reddito di base per i giovani”. In questo caso ha suggerito un’adeguamento dell’attuale sistema di sicurezza sociale; l’introduzione di nuove categorie sociali nei programmi di assistenza sociale come l’indennità di disoccupazione; il rafforzamento delle indennità sociali per i bambini, gli anziani e le persone con disabilità; l’introduzione di un reddito garantito per i giovani; l’ introduzione di un reddito di base (anche economicamente limitato) che integri altre indennità sociali per arrivare nel prossimo futuro ad introdurre un reddito base. Per questo, ha sostenuto, che il metodo più utile ed efficace è quello di introdurre un reddito di base per i giovani in primo luogo.

Il dott. Park (Chungnam Institute) ha proposto un reddito di base per gli agricoltori. Il suo punto di partenza è che il reddito delle famiglie dei contadino è diminuito costantemente. Nel 2016, il guadagno medio della famiglia di un agricoltore è del 63,5% rispetto a quello di un lavoratore urbano, il che ha minato le fondamenta delle attività lavorative nell’agricoltura. Il dott. Park propone dunque un reddito di base destinato ai contadini per aumentare il valore pubblico dell’agricoltura.

Il Professor You (Australian National University) ha proposto di rendere una eventuale sperimentazione di un reddito di base che sia a lungo termine e non limitata. Per avviare questo progetto, sarebbero necessarie due caratteristiche: una stretta collaborazione con il governo e una partecipazione attiva di esperti.

Il governo della Corea del Sud nei prossimi mesi pubblicherà un programma di massima per progettare esperimenti di reddito di base e si rivolgerà sia alla rete coreana per il reddito (BIKN) che ad altri accademici ed esperti. Questo non significa che in Corea del Sud inizierà entro breve una sperimentazione nazionale di un reddito di base ma la strada per aprire un dibattito più ampio su questa proposta è ormai avviata.

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